Questa rivista è dedicata a William "Bill" Bernbach.
La sua visione della pubblicità - civile, mai banale, basata sulla verità - appare sempre più attuale.
Benvenuti e buona visione.
Attorno al mondo della pubblicità c’è molta confusione, si sa pochissimo. Un esempio tra i tanti? Leggete alcuni degli annunci di lavoro on line relativi al settore della comunicazione. Vi sembrerà di giocare a mosca cieca: qualcuno che non vede cerca qualcuno che non riconoscerà. Ecco dunque una piccola selezione di annunci. A cura di Angelo Formica.
Quanto milanese? Può bastare avere la residenza? O bisogna essere nati proprio a Milano ed essere figli di milanesi da generazioni? Non è che poi va bene anche un copy di Sesto San Giovanni o di Busto Arsizio? Uno di Padova è spacciato. E poi sembra anche una barzelletta: – Ci sono un copywriter siciliano, uno romano e uno milanese…
Forse il limite dei 40 km è un modo per restringere il numero dei possibili candidati. Quindi, se volete questo lavoro, andate su Google Maps e scegliete una cittadina che rientri nella distanza richiesta. Aprite un’altra finestra e cercate una casa in affitto nel luogo identificato. Infine, inviate una mail con il vostro CV ai titolari dell’annuncio di lavoro. Se il colloquio va bene, firmate il contratto di lavoro e anche quello di affitto. La “visione stilistica contemporanea” è garantita.
Questo annuncio sembra scritto dal dottor Spock di Star Trek: “Costruire relazioni con la blogosfera e tutte le tribù del web 2.0”. Chissà in quale data astrale si trovano i veri autori dell’annuncio. Di sicuro sono in rotta verso l’ignoto. Dove nessuno è mai stato prima.
