E la pubblicità italiana all’estero va da schifo. E le idee sono vecchie. E i clienti sono così e cosà. A volte è vero, altre no: il progetto Coordown di Saatchi ha raccolto premi e consensi qui come a Cannes. Visto che ce la possiamo fare? I creativi sul progetto ci raccontano com’è andata su Bill 04. Ma qui c’è una bella anticipazione.
“Se spendi 20 euro per delle infradito la colpa è sua” dice l’articolo di Francesco Taddeucci. E noi siamo d’accordo. Un grande rilancio del brand, uno dei più grandi creativi brasiliani. Bill ve lo racconta: un po’ qui, il resto su Bill 04.
Su Bill 04 c’è un lungo approfondimento su KesselsKramer. Abbiamo già visto su questo sito un estratto dell’articolo di Alessandro Omini, ora è il turno della traduzione dal libro “Advertising for people who don’t like advertising” edito da Laurence King. Solo un pezzettino: il resto è su Bill 04.
L’anno è il 1961, il contesto è l’American Association of Advertising Agencies. Bill Bernbach parla di creatività, cos’è e quanto conta in pubblicità. Un discorso, inutile dirlo, ancora oggi attualissimo. Questo estratto riguarda le campagne Volkswagen. Il resto è su Bill 04.
KesselsKramer è l’agenzia pubblicitaria / casa editrice / eccetera che dal ’96 rivolta l’adv come un calzino. Noi la amiamo. Alessandro Omini anche. I motivi non mancano: alcuni li trovate qui, gli altri su Bill 04.
Il quarto numero di Bill è sugli scaffali. Tra le tante cose che ci trovate dentro, c’è anche il Diario Pubblicitario di Andrea Salvadore sulla campagna elettorale statunitense. Ecco una piccola anteprima.
Non succede spesso che si parli di pubblicità fuori dal mondo della pubblicità. È successo sabato 20 ottobre a Reggio Emilia. La cornice è una conferenza TED. L’oratore è Giuseppe Mazza, il tema è l’onestà nell’adv. Per chi non c’era, ecco il testo integrale dell’intervento.
Sul nuovo numero di Ottobre, Bill pubblica uno speciale sul (complicato) contributo di Madison Avenue alla causa bellica USA. Un tema ancora più attuale dopo la crisi di Bengasi. La firma è di Alessandro Stenco. Eccone qualche estratto.
Abbiamo chiesto a Reed Young di entrare in una delle migliori agenzie al mondo: la Droga5. Ospite per un giorno, ha creato questo bel reportage che vi proponiamo in anteprima: sì, c’è anche mister Droga al lavoro. Il resto degli scatti, però, vi aspetta su Bill 04.
Nel numero di Ottobre, Bill racconta la pubblicità in Brasile. William O’ Barr qui fa un ritratto dei tre personaggi più decisivi degli ultimi decenni: Olivetto, Guanaes, Serpa.
In Bill amiamo trovare illustratori nuovi (soprattutto quando sono lontani e difficili da contattare). Così abbiamo deciso di lavorare con due alla volta. Ecco chi siamo andati a pescare per il terzo numero.
1947, Bill Bernbach si dimette da Grey Advertising. Con questa lettera che riportiamo integralmente. La trovate anche su Bill 03, insieme alla bella introduzione al suo libro – libro che purtroppo non ha avuto tempo di scrivere.